Matrix in 24h assolutamente RIMANDATA!

La partita contro la Piadineria era un vero e proprio esame per i verde-oro che non falliscono del tutto e quindi vengono rimandati al giudizio nella prossima partita, o meglio nelle prossime partite!

Match abbordabile contro i piadinari che si presentano all’ultima spiaggia nella Liga peggiore per loro, partita d’orgoglio quindi per loro e partita della verità-maturità per la Matrix.

Finisce 4 a 4 (pareggio raggiunto dalla Piadineria all’ultimo minuto) con la Matrix sempre in vantaggio sul tabellino.

Matrix con assenze e quindi con forze contate, Miky fermo per infortunio, Vincent assente anche in panca e Alì al 35% delle sue forze che piano piano migliorano tra alti e bassi.

Inizio coraggioso, con buon possesso palla ma dopo dieci minuti di predominio vengono fuori molte imprecisioni e gol falliti sotto porta.

Al 15′ vantaggio Matrix con Battigol. dopo 5 ‘ pareggio Piadineria frutto di disattenzione da parte della difesa che concede troppo spazio agli avanti avversari che in contropiede fulminano l’incolpevole Niko.

Reazione confusa ma incisiva dei verde-oro che si portano sul 3 a 1 prima con un gol favoloso quanto involontario di Fulvio e poi con un fendente diagonale di Luiz che scarica in rete con rabbia il raddoppio.

Negli ultimi 5 minuti entra Ali per Fulvio e limitando i danni , si arriva alla ripresa  dopo una marea di gol mangiati dalla Matrix in toto, e un rigore-non rigore concesso e sbagliato dalla Piadineria.

Si arriva alla ripresa e la musica cambia; esce Felix, per rifiatare, e rientra Fulvio a centrocampo. I canarini si mettono a giocare e la Matrix accetta quasi passivamente, consentendo agli avversari prima di accorciare, complice un erroraccio di Luiz, e poi di pareggiare con un tiro da centrocampo, frutto di troppa leggerezza in copertura.

Subito chiamato il Time-out dai matrixiani per rimettere le cose in chiaro e dare un senso a questo match iniziato in discesa e piano piano “costruito” con le proprie mani in vera e propria salita con fossi profondi e pendenza del 110%.

Rientra Felix e gli effetti sono subito evidenti con la squadra che si rialza, riprende ritmo e Fulvio tornato a destra può imbastire e tessere l’azione che, passando per una perfetta sponda di Battigol (forse l’unica del match), porta Felix a calciare al volo da 15 metri, rasoterra ed è vantaggio Matrix.

La Piadineria è stordita, ma la Matrix non ne approfitta, anzi divora in più occasioni il raddoppio. Negli ultimi 7 minuti rientra Ali per Fulvio che esce borbottando, evento raro e tanto sottolineato, gesto che fa capire che qualcosa non andava. Ali sfiora anche un gol sicurezza ma purtroppo alla fine arriva sul gong, inesorabile e beffarda la rete del pareggio piadinaro, frutto di azione rocambolesca e confusa; prima Niko respinge, poi la palla sbatte sul legno della porta e poi fortunatamente la traiettoria del rimbalzo va a finire verso un giocatore piadinaro che tirando al volo sotto porta colpisce la scarpa di Alì per poi infilarsi in rete sotto lo sguardo arrabbiato e deluso di Niko che si è visto violare la sua porta ancora una volta alla fine di un match. 

Pareggio che condanna la Piadineria alla eliminazione e rimanda la qualificazione della Matrix con quel sperato obbiettivo di nome “Secondo posto”!

Molte riflessioni arrivano da questo match:

1. Marcia indietro per quanto riguarda la maturità di squadra
2. Maturità nel chiudere un match nel momento opportuno
3. Instabilità-continuità di gioco in campo
4. Fiducia del compagno e pensiero rivolto agli assenti
5. Lamentele sulla fiducia nei confronti dei rientranti 
6. Opinioni sui cambi
7. Riflessioni forti del Capitano
8. Subire gol all’ultima azione
9. Mancanza di comunicazione nel momento del bisogno
10. Voglia di riscatto imminente
11. Mancanza di conquista dell’obbiettivo posto (secondo posto) in maniera “facile facile”
12. ecc.

Partiamo dal primo punto: Un grande obbiettivo della Matrix quest’anno era quello di riuscire a fare un grande gruppo solido e compatto (approfittando delle ultime uscite in rosa e delle nuove entrate, dell’aggiunta di una figura tecnica in panchina come il Mister che si assume responsabilità di gioco e cambi, aggiunta di un nuovo Capitano e della serenità “nuova” acquisita dentro e fuori il campo) e di fare quindi il così detto “salto di qualità”. Questo valore aggiunto doveva arrivare in partite come queste, in parte l’obbiettivo è stato cercato e lavorato bene (vedi serie consecutiva di risultati positivi con unica sconfitta contro i campioni spartani in un match che tutti sanno come è andato) ma la cosa più importante era quella di essere pronti a prendere con forza e determinazione un secondo posto che sa di miglioramento e di nuove aspettative. La strada è lunga e il tutto può essere compiuto ma in situazioni, in match, in minuti come quelli visti contro la Piadineria, non si poteva FALLIRE! Un punto guadagnato, due persi di sicuro! La MAtrix non è ancora pronta a fare il salto di qualità e dovrà smentire subito questa situazione e questa opinione già dalla prossima gara che da veri autolesionisti, la squadra ha deciso di affrontare con molte difficoltà. Forse l’autolesionismo è il vero punto forte dei vere-oro, speriamo! 

Punto due: Tante, molte, assurde, facile,TROPPE occasioni fallite in 60 minuti di gioco e reti subite molto evitabili (Niko insicuro in un paio di occasioni)! Azioni, gol e manovre, parate che poi si sono fatte sentire al momento della fine del match che decreta il minimo indispensabile per una squadra che poteva e deve ottenere il massimo. Da questo match (differente da quello contro gli Spartak che può essere caratterizzato anche da un fattore “sfortuna”) TUTTA la Matrix deve essere pronta a ripartire e CAPIRE che niente deve essere lasciato lì quando tutto è semplice. Domanda lecita: perchè complicarsi la vita? La risposta sul campo!

Punto tre: In una partita, non ne risentano gli avversari, facile la Matrix in 24h ha giocato per 15 minuti con padronanza ma senza una identità di squadra che in tutti gli altri match è risultata vincente! In alcuni frangenti di tempo in qualsiasi match si può ottenere un calo, uno sbandamento, un momento di personalismo e di sfortuna, (è normale! Non si è una squadra ancora “a memoria”) ma non deve accadere per una grande fetta di gara! La Matrix ha deciso di giocare con azioni personali e con la voglia di dimostrare singolarmente il proprio potenziale senza capir eche la vera forza è il piccolo “saper fare” di ognuno che unito a tutti diventa un’arma impressionante! Che sia solo una svista di questo match! 

Punto quattro: Collegato al discorso di prima del gioco giocato, o meglio al “mono-gioco” di ognuno, si è notato e ammesso un vero e proprio rifiuto nel comunicare con i piedi e con la voce con il proprio compagno! Pochi scambi, pochi appoggi e poche triangolazioni, quando arrivano arriva anche il gol! Su questo punto non si può fare niente se non decidere ognuno di “cambiare” in queste situazione! Inoltre le assenze sul campo non sono da trasformare in alibi per errori altrui!

Punto quinto: In questo match è avvenuta anche una lamentela da parte del Mister Alì, figura importante fuori e dentro il campo, persona delegata dal Presidente e rispettata dai giocatori verde-oro! Tale lamentela riguarda la sua poca considerazione in campo, come se il suo lento rientro sia più distruttivo che contributivo. La Matrix rinnega ma prende atto delle sensazioni di chi non vede l’ora di rimettersi al meglio per poter dare una mano alla propria creatura! 

Punto sesto: I cambi, come non mai, in questa giornata sono risultati spesso confusi e poco accettati. Bene la squadra che lascia correre in partita in corso e ne discute dopo il match con speranza di miglioria. Non sono stati digeriti i cambi di Alì in alcuni momenti di gioco, problemi non derivati dalla mancata voglia di uscire da chi viene chiamato in panca, ma più che altro dal ruolo del giocatore sostituito! Se si deve dire qualcosa lo si deve fare dopo il match come sempre detto e fatto, però dirlo non vuol dire parlare e chiudere la bocca o andare via! Serve dialogo, confronto diretto e serio per trovare una soluzione per altre situazioni analoghe e per dare una mano a chi, lo si assicura a tutti, svolge un lavoro “delicato” e “rognoso” nel dover far uscire qualcuno in molti momenti di gioco differenti!

Punto settimo: Per la prima volta il Capitano dopo la doccia ha dichiarato parole forti che tutti hanno sentito. Poche parole ma grandi segnali! E proprio con poche parole questo punto viene descritto per portare tutti a una riflessione personale rivolta a quelle parole dettate da chi rappresenta sul campo la Matrix e da chi ci riempie di orgoglio (ultimo Pallone D’oro della Liga) dentro e fuori dal campo!

Punto ottavo: Subire gol all’ultima azione è un dèja vù passato! Non è ammissibile subire ancora una volta un gol all’ultimo minuto, ma che diciamo!!! Agli ultimi 10 secondi di un match già compromesso in partita in corso. In quell’ultimo minuto la palla doveva scomparire, doveva essere divorata e giocata con serenità lì dove possibile e naturalmente essere astuti in tutto! Non è stata sfortuna ma incompetenza nel saper gestire un sessantesimo di gioco di una partita! Dati alla mano! Il tutto si collega con il discorso di MATURITA’

Punto nono: Tutto è rimandato al prossimo impegno, ai prossimi impegni! Tutto dovrà essere riscattato dopo aver ammortizzato tale sconfitta (si può reputare una sconfitta seppur pareggiando), tutti devono saper rispondere assieme al proprio compagno/compagni nelle prossime uscite a testa alta e con quel “diploma da maturando” che sta a intendere che la Matrix non vuole ripetere la “Scuola Liga” ma vuole andare direttamente agli esami e provare a superarli da subito!

Punto decimo ecc:  Si chiude ricordando che l’obbiettivo del secondo posto non è ancora arrivato, grazie alla società verde-oro stessa che non lo ha voluto prendere da subito! Ma due match, con scontro diretto, possono essere il prossimo impegno decisivo per una squadra pronta per la scuola ma ancora senza grembiule!

PS: Tali considerazioni sono state mandate dal Presidente con espressa voglia di renderle pubbliche nella cronaca con il solo scopo di dare non uno schiaffo morale a tutti ma di provocare un vero e proprio “paliatone” di gruppo dopo l’ultima uscita.

Niko (5,5): Non decisivo e non totalmente perdonato in tutti i gol. Con molta più attenzione si potevano limitare i danni. NON SALVATO

Marcelo (6-): Piccola sbavatura sul primo gol subito e poca comunicazione pretesa nel suo reparto. Anche se 2piccolo” lo si deve sentire come un “grande”. GNOMO

Luiz (5): pecca di egoismo in molte occasioni cercando di chiudere il match da solo con fendenti a tutto campo, spesso molti gestiti male con molti metri da avanzare ancora. Erroraccio in difesa che costa il gol della Piadineria in rimonta, errore arrivato dalla poca lucidità del momento, forse andava sostituito 2 minuti. RISOLUTORE

Alì (5): Gioca ancora poco ma di più del solito. In ripresa e questo può solo far piacere. Sfiora anche il gol ma come tutti non riesce a incidere sul risultato segnando da terzino pure. LAVORI IN CORSO

Fulvio (5,5): Segna un gol, finalmente, e si mette a disposizione di tutta la squadra e in tutti i ruoli, ma non basta! Il Capitano si fa sentire solo fuori dal campo e non dentro, lì dove forse una parola di più poteva “riparare” i danni annunciati. MONOSILLABO

Felix (6): Forse il migliore in campo per tenacia e continuità, segna anche lui e spinge su tutti i palloni, ci mette un pò di tempo nel trovare all’inizio l’intesa e la posizione ma ad ogni suo intervento tutti gli avversari sudano il doppio come se soffrissero di claustrofobia troppa la sua pressione. OSSESSIONE

Battigol (5,5): Segna un solo gol ma ne poteva segnare e far segnare molti altri! Peccato per le molte occasioni avute e peccato non averlo visto gioire per ciò che ha fatto. Sempre presente a tutto campo e sempre a disposizione ma questa volta il suo impegno non viene ripagato come dovrebbe, un pò lo ha voluto lui. Forse non in formissima pure lui fisicamente dato che dopo il match risulta bianco pallido come se avesse appena steso una pizza e quindi sporcato di farina. GLOBULO BIANCO

Pallone di gioco (4): La prossima partita un responsabile dell’area tecnica si incaricherà di “trovare” un pallone degno di un match con colore tendente al bianco. CUPO

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