E’ servito l’ X-Alì al Titograd per pareggiar ei conti nell’ultima sfida della Liga Plebea dedicata al campione Best.

Partita finita 3 a 3 dopo molti minuti di puro agonismo e azioni da ambe le parti.

Di certo non la migliore Matrix–Titograd ma di sicuro la battaglia c’è stata e il risultato ne da un’idea.

La Matrix deve fare a meno di Andrew ma ritrova Domidik dopo l’infortunio alla caviglia.

Matrix che inizia con la formazione passata ma con l’inserimento da subito di Miky sulla fascia assieme a Marcelo a sinistra e Alì in centro di difesa; Fulvio perno del centrocampo e Battigol in avanti a darsi battaglia con il muro titino.

Il primo tiro arriva dalla Matrix ma nessun problema per Donato che para con tranquillità, dopo alcuni minuti arriva la prima reazione del Titograd con un tiro riavvicinato rasoterra che Niko con riflesso di piede riesce a deviare fuori.

Partita in fase di studio e poche sono gli errori dei due team che preferiscono attendere l’errore altrui.

Il primo di questi errori è della difesa titina che riesce a farsi bucare con tre passaggi matrixiani favorendo a sinistra Miky solo avanti alla porta che non perdona!

1 a 0 ma tutto tace; la reazione del Titograd è timida ma sempre pericolosa quando si presenta sotto porta, Niko ancora una volta ci mette i guantoni e riesce a mantenere il vantaggio.

Ma nulla puà il portiere matrixiano sul contropiede avversario a 1 minuto dalla fine del primo tempo, errore in difesa e Titograd in pareggio con un tiro facile facile in area.

La Matrix chiude la prima frazione di gioco con molte palle in avanti e con poco cinismo sotto porta, infatti finisce 1 a 1 e le due squadre si prestano a dissetarsi in panchina per discutere sulla seconda frazione di gioco che si annuncia molto focosa.

Nella ripresa subito Titograd e meno Matrix.

Il terzino avversario Peppe trova uno slancio solitario sulla propria fascia sfruttando la disattenzione di due giocatori matrixiani trovati impreparati, tale slancio consente a Jordan di ritrovarsi solo avanti a Niko che si fa trovare spiazzato da tale azione inaspettata.

Sembra una dura punizione per la Matrix che non ha sfruttato le occasioni del primo tempo ma “stranamente” e per fortuna avviene una reazione di forza dopo lo svantaggio!

Tutta la squadra spinge e cerca di pareggiare i conti ma il pareggio tarda ad arrivare.

Risistemata la rosa con Fulvio a centrocampo e Miky terzino e Battigol punta, la squadra si rende offensiva anche grazie a Domidik che sulla fascia aiuta Alì nel giro palla veloce.

Sembra non arrivare mai il pareggio ma Battigol finalmente riesce a chiudere la sua prima rete della sera grazie anche a una deviazione sotto porta.

La Matrix ci crede e ancora una volta con Battigol, lanciato e lasciato smarcato sulla destra, riesce a siglare la rete del vantaggio!

3 a 2 e 5 minuti al termine. Il Titograd cerca di tirare fuori tutta la forza e spinge in avanti con veemenza.

Niko in più occasioni decide di dire No agli avversari prima con una doppia parata in area e poi con un colpo di riflesso deviando sulla linea di piede il tiro di Jordan.

Resta un solo minuto e la partita sembra porre al termine ma la beffa è dietro l’angolo, una semplice rimessa laterale viene lanciata in area e l’X-Man della sera (l‘X-Ali) tramite una deviazione di petto insacca l’autogol che permette al Titograd di portare assieme alla Matrix quel punto cercato.

Finisce 3 a 3 ma come analizzato dopo il match, la partita poteva finire a favore di entrambe le squadre in qualsiasi momento.

Da migliorare la forma atletica per i matrixiani ma di sicuro la reazione nello svantaggio del 2 a 1 è da segnalare come un evento positivo e “raro”, sintomo di maturità.

Niko (7): Nei tre gol subiti poco poteva, ma nel secondo gol qualcosina nell’uscita poteva fare meglio, anche se si tratta di un’azione inaspettata e fulminea. Sul 3 a 2 cerca di tenere in partita la Matrix ma nulla può sull’autogol finale se non vedere la faccia impietrita di Alì mentre spingeva la palla in porta propria. Assolutamente incazzato su questioni di barriera e di ascolto del proprio ruolo. HULK

Alì (6): Gioca una partita “normale” ma per farsi notare ci mette il suo tocco finale con l’autogol del pareggio. Il movimento del pettorale poteva essere bloccato da un ictus improvviso, cosa che il giocatore non si è voluto procurare, questo anche perchè dopo il Borghetti lo attendeva. Sarà una settimana e più molto caratteristica per il vice-capitano che sarà l’X-Man (l’X-Ali) matrixiano. X-MAN

Marcelo (6): Subito terzino di spinta ma anche ottima copertura sulla propria fascia. Partita molto duttile per lui, parte appunto da terzino e poi si sposta centrale di difesa per poi concludere anche come centrocampista da tampone. Le nuove scarpette lo fanno spiccare di più in campo stile “pagliaccio” ma si crede anche che i colori scelti siano fatti anche per distrarre l’avversario, allo stesso tempo si spera che non si distragga lui stesso. RIDI PAGLIACCIO

Vincent (6): Inizio in salita per il terzino matrixiano, inizialmente ci mette corsa e grinta ma poi “una serie di sfortunati eventi” gli fa perdere la strada di casa. Dopo un pit-stop in panchina regola il GPS e si rimette verso la giusta rotta. Peccato per quel lancio non finalizzato in rete verso il finale. TOM-TOM   

Miky (6,5): Seconda gara per la gazzella zoppa matrixiana, o meglio monca; gioca più rilassato e meno tirato rispetto alla prima gara per via della sua fasciatura. Riesce a trovare l’equilibrio con la corsa e spesso lo si trova in avanti a lottare per segnare. Da migliorare l’intesa con i compagni nelle punizioni ma per il resto tutto ok! Bello il gol alla Palacio che apre le danze. PULCINO PIO

Battigol (7): Inizialmente si innervosisce con se stesso per la poca prolificazione sotto porta, ma poi la squadra lo calma e gli fa capire che c’era il tempo e il modo per mettere a tacere tutti. Trova una doppietta importante in una gara difficile per una punta. DECISIVO

Domidik (6,5): Rientra dopo un bel po di tempo nei colori matrixiani, al suo ingresso l’approccio con il campo non è stato dei migliori ma più giocava e più si rimetteva in forma. Si è pensato per un momento di farlo restare in campo da solo a correre per due settimane per ritrovarselo carico al top. DURACELL

Fulvio (6,5): E’ sempre ordinata la squadra con lui in campo, gli manca ancora il gol in queste prestazioni sublimi, di certo non brillante come la prima uscita ma sempre pronto a dare il suo contributo in fase offensiva e non. Le sue cicche continuano a dare frutti! Infatti anche il Delli ne usufruisce negli spogliatoio e nell’intervallo trova la carica-rabbia di “appicciare i fuochi” per il tempo. STIMOLATORE

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