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Preparazione e considerazioni fase finale

Nelle fasi finali la Matrix è chiamata a giocarsi il tutto per tutto contro il Titograd, squadra molto tattica e che esprime buon gioco in campo. Allo stesso tempo la Matrix e’ pronta a imporre il suo gioco al completo e a tentar di portare a casa una vittoria che da morale.

Analizziamo l’andamento fino ad oggi:

Dall’inizio il problema portiere si è sempre presentato ( ormai da molto prima anche ) con una sola apparizione di Micione messo sotto contratto per una stagione e che ha creato un grande danno economico alla società che paga stipendi e cure mediche a vuoto. In attesa di un recupero del numero 1 la società ha utilizzato due portieri improvvisati per poi dedicarsi su Michele come sostituto nelle ultime 4 gare. Risultati a parte le prestazioni non sono delle migliori. Adesso vedremo come andare avanti.

Situazione difensiva. La Matrix ha composto una difesa più tecnica rispetto agli altri anni, con l’innesto di Marcelo che da inizio torneo gioca ma si oscura dietro le sue scarpette, con Alioscia che inizia come terzino per poi scalare al centro di difesa al posto di un Padalino ( anche lui messo sotto contratto dopo molte problematiche e dubbi ) che al centro non esprimeva nessuna certezza. Dalla terza gara l’innesto di Peppe come uomo di copertura del vuoto creato dall’esclusione di Fabio Russo, ha dato molta più vivacità alle giocate matrixiane. Nico confermato a destra.

In attacco la squadra si è sempre affidata alla coppia Miky-Vincent e subito dopo in due partite soltanto anche con Pada che dimostra di avere nel sangue il ruolo di attaccante e non di difensore come da lui deciso all’inizio. Questa coppia di attacco ha regalato poche giocate utili e solo azioni personali. Al centro del campo il fiato e la voglia c’è tutta ma sotto porta la realizzazione spesso pecca di presunzione e di mancanza di cinicità. E’ vero che non c’è stato alcun innesto in avanti e la società ne prenderà atto per il prossimo di torneo, ma la speranza c’era ed esiste ancora! La coppia Vincent-Miky può dare molto ma non deve essere un’arma a doppio taglio, in quanto può sfociare in azioni sempre e solo solitarie alla ricerca del gol della vita. Piu’ si gioca semplice con palla a terra e passaggi di prima e più la palla arriva in porta da sola. Se si inizia a toccare e controllare la palla con esterno e colpi di tacco spesso inutili e fin troppo continui, la palla la si lascia lì dove la si prende e si subiscono azioni offensive molto più schiaccianti! Adesso cerchiamo di alzare la testa e di fare il possibile per concretizzare, tutti e non da soli, azioni da gol e per piacere facciamoli sti gol!

In panca la Presidenza ha sostenuto tutte le gare valutando e gestendo la squadra con personalità. Mai come quest’anno le staffe sono state perse, anzi si è andati dritti con la consapevolezza che questo gruppo pian piano poteva dare molto. Quel momento è arrivato. C’è da registrare l’unico momento contro gli  Spartak che la Presidenza ha dimostrato svogliatezza nel parlare e incazzatura nel porre la gara così come è stata vista, questo perchè dall’altra parte si è trovata gente che al posto di comprendere e accettare la situazione, ha cercato sempre di trovare alibi e punti di dibattito. Fidiamoci di chi vede le partite e in questi momenti troviamo il punto di forza per migliorare e non per continuare la telenovela.

Contro il Titograd serve una Matrix completa e decisa a fare risultato. Perchè come detto la squadra titina gioca da molto tempo assieme e allo stesso tempo si è capito anche che lascia giocare. La difesa dovrebbe reggere bene la punta avversaria molto statica. Ma occhio ai loro terzini che getiscono bene la posizione concedendo poco, e sopratutto occhio alla loro di difesa che si coordina bene a servizio del portiere che non è da meno nel respingere qualsiasi palle tirate. Puntiamo sulla nostra velocità e cerchiamo di tirare e imporre il nostro gioco, ma per tutta la gara perchè altrimenti non servirebbe a nulla. Il Titograd può avere cali ma se si concede poi campo e gol, la partita se la riprende e ci mette sotto.

Calma, convinzione e cinicità sono le parole giuste per portare la vittoria.

Se questa non arriva non accadrà nulla, soltanto la delusione di non aver portato a casa una situazione preannunciata a inizio torneo che ci vedeva più avanti di semplici quarti di finale. Diamo tutto e usciamo a testa alta se dobbiamo uscire! Altrimenti andiamo avanti e prendiamoci ciò che ci meritiamo.

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Un Commento a “Preparazione e considerazioni fase finale”

  • Nicola Zelano:

    vi ho posto i punti del torneo…. adesso siamo più lucidi. Dobbiamo confermare..non cambiare…ma confermare

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